Dieci miliardi da investire nella Sanità fino alla fine della legislatura prevista nel 2023. Lo hanno annunciato ieri nella sede del ministero della Salute di Lungotevere Ripa a Roma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza durante un incontro convocato per fare un bilancio dei cento giorni di attività del governo. La legge di bilancio che sarà approvata a giorni stanzia due miliardi in più sul Fondo sanitario.

Conte ha auspicato: «Da qui al 2023 mi piacerebbe lanciare un patto sulla Salute e sforare o sfiorare i dieci miliardi di investimenti». «Si chiude la stagione dei tagli alla sanità e si comincia ad investire. L’impegnoè storico», ha detto Speranza. Il ministro non ha fornito dettagli sugli interventi annunciati. Si è limitato a dire che saranno un «punto fondamentale» nell’agenda delle riforme annunciate da Conte a partire da gennaio. Sul problematico «Patto della Salute» con le regioni Speranza ha aggiunto che «c’è stata una riunione su una bozza sottoscritta dalle regioni, dal Ministero dell’Economia e dal Ministero della Salute in cui i nodi sono stati sciolti e quindi sono ottimista che si possa arrivare in tempi brevi anche all’approvazione in Conferenza Stato-Regioni». Per il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, si tratta di una «svolta epocale».

NELLA LEGGE di bilancio sono stati stanziati fondi per l’ammodernamento del sistema attraverso lo stanziamento di due miliardi per l’edilizia, le apparecchiature e la telemedicina. Nella legge di bilancio ci sono 235 milioni per acquisto di strumentazione di diagnostica di primo livello (ecografi, elettrocardiografi, spirografi e altre dotazioni) negli oltre 50 mila studi di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Previsti anche interventi contro il precariato tra medici, infermieri, personale sanitario e amministrativo grazie all’estensione della Legge Madia (termine 31 dicembre 2019 per maturare i requisiti).

Riguarda 32 mila tra medici e infermieri. Stabilizzazioni in vista per 1600 ricercatori tramite scorrimento di graduatorie e convocazione di nuovi concorsi. È stato inoltre rinnovato il contratto dei medici (130mila persone, firmato lo scorso 19 dicembre). Sbloccato il contratto della sanità privata che riguarda centomila lavoratori. La misura più evidenziata dal governo, presente nella legge di bilancio, resta l’abolizione del superticket da 10 euro a partire dal primo settembre 2020.

ALMENO sulla sanità all’interno del governo sembra ci sia stata «una grande coesione. Lo stare insieme, se si misura con i problemi reali delle persone – ha detto Speranza – può avere efficacia e raggiungere risultati davvero straordinari». Per Conte e Speranza il bilancio è positivo perché «tutti i provvedimenti presi, inclusi i maggiori fondi, sono già tradotti in emendamenti e con l’approvazione della legge di bilancio diventano legge dello Stato». « Per noi rafforzare questo comparto è il massimo strumento di coesione che un paese possa esprimere ed è una cartina di tornasole del grado di civiltà». Resta da capire quando, e in che modo, i «10 miliardi» di investimenti si trasformeranno in realtà.