Al momento del voto di fiducia sul dl Covid alla Camera, ieri pomeriggio, sono mancati all’appello 28 voti del M5S. Un buco che molti hanno interpretato come reazione alla decisione di abbattere l’emendamento firmato da 50 deputati pentastellati che mirava a cancellare la modifica della legge del 2007 sui servizi segreti. L’ufficio stampa del Movimento assicura però che si tratta nella stragrande maggioranza di assenze giustificate. I ribelli sarebbero solo 7. Tra questi non figura la prima firmataria dell’emendamento, Federica Dieni, che si è piegata alla disciplina di partito pur confermando sia il dissenso dalla norma che l’«amarezza». La vicenda...