È una lettura utile in un’epoca in cui relazione, confronto e conflitto fra culture diventano fondamentali per agire il nostro futuro. Il punto di vista è quello della musica, ma per merito dell’impostazione sociologica e antropologica è evidente l’estensione delle considerazioni anche ad altri ambiti. Il libro gioca sull’ambiguità del titolo, la parola «decontaminazione» può essere letta nel senso positivo di relazione, in quello negativo di inquinamento, e in quello neutro nel caso in cui il «de» si interpreti come preposizione mutuata dalla trattatistica latina. Due annotazioni : il testo manca forse di una più chiara definizione del concetto di identità e della presa in considerazione della proposta transculturale (che critica interculturalità e multiculturalità). Non vi sono culture che si autorigenerano all’infinito, ma ognuna è tesa alla trasformazione continua. Pensarsi bloccato in una cultura è possibile solo con uno sforzo ideologico. Le parole-chiave per le culture – anche musicali – del futuro sono: interazione e cooperazione. Le gabbie possono delimitare uno spazio, ma l’aria circola e contamina, come sostiene Salvatore Colazzo nell’introduzione.
Contaminazioni musicali
Note sparse. Esce il saggio di Emanuele Raganato «DeContaminazione. Saggi di sociologia della musica»
Note sparse. Esce il saggio di Emanuele Raganato «DeContaminazione. Saggi di sociologia della musica»
Pubblicato 6 anni faEdizione del 4 aprile 2018
Pubblicato 6 anni faEdizione del 4 aprile 2018