Peggiorano i dati sulla diffusione del Covid-19 in Italia. Il report settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute (sul periodo 21-27 settembre) parla di un «concreto rischio di un rapido peggioramento epidemico». In particolare di fronte a un «rilassamento delle misure, per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati».

«Il virus circola oggi in tutto il Paese», si legge nel report. «I casi sono in aumento per la nona settimana consecutiva, e l’età mediana dei casi continua a salire (42 anni contro i 41 della settimana precedente)». «I focolai attivi (l’individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati, ndr) sono 3.266, di cui 909 nuovi, tra questi 14 nelle scuole. «Sebbene non siano ancora presenti segnali di sovraccarico dei servizi sanitari, la tendenza osservata potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno», sostiene il report.

L’indice Rt supera quota 1 di un soffio: 1,01. Le regioni che superano la soglia sono 11, l’indice più alto si registra in Piemonte (1,22), Sicilia (1,19), Abruzzo (1,17), Liguria (1,16), Veneto (1,1) e Lazio (1,09). I dati di ieri segnalano 2499 nuovi casi (con un record di tamponi: oltre 120mila), e 23 morti, un aumento dei casi inferiore a quello del giorno prima (+2548). Il presidente del Lazio Nicola Zingaretti ha firmato ieri un’ordinanza che obbliga all’uso della mascherina anche all’aperto con due esclusioni: i bambini sotto i sei anni e chi svolge attività motoria.

SUL TAVOLO DEL GOVERNO c’è l’ipotesi di estendere questa misura a livello nazionale. «Ci si sta pensando da molte parti», ha detto ieri la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. «Se oggi l’Italia può vantare numeri così radicalmente diversi dal resto d’Europa è perché siamo stati molto rigorosi. Quindi di fronte a una ripresa molti sindaci e presidenti di Regione stanno andando in questa direzione. Non è da escludere un provvedimento nazionale». Il premier Conte frena: «E’ una decisione che il governo non ha preso». Il consulente del ministro della Salute Speranza Walter Ricciardi va in questa direzione e spiega che «le mascherine vanno portate in questo momento, soprattutto quando non si può garantire la distanza di sicurezza.

E siccome questo succede moltissimo, sia all’interno che all’esterno, è opportuno non solo portarle, ma mantenerle». Bisogna tenere «molto alta la soglia di attenzione perché la pandemia di Covid-19 non è finita», ha aggiunto Conte. Che ha confermato la decisione di prolungare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio. «Non lo abbiamo ancora deliberato – dice Conte – perché vogliamo un confronto con il Parlamento.

Adesso siamo in stato di emergenza, ma non significa che stiamo vivendo un lockdown, né che qualcuno sta abusando dei pieni poteri. È una possibilità contemplata dal nostro Codice della Protezione Civile e ci consente di mantenere facoltà e poteri che sono necessari per queste situazioni». «Significa – spiega Conte – mantenere in piedi e in piena efficienza la macchina della Protezione Civile, mantenere in piedi i poteri del commissario straordinario Arcuri, e poter allestire e gestire le strutture per i malati, usare i volontari, spostare il personale medico dove c’è necessità».

LUNEDÌ IL CONSIGLIO dei ministri metterà a punto un nuovo Dpcm che conterrà la richiesta di un passo indietro alle Regioni che avevano consentito eventi sportivi all’aperto con più di 1000 persone e al chiuso con più di 200, ad esempio nei Palasport, arrivando a un’occupazione del 25% degli spazi. Finora le ordinanze regionali che superano i paletti indicati dal governo non sono state impugnate «per non inasprire il clima – spiegano fonti di palazzo Chigi – ma con il balzo dei contagi bisogna riportare tutti al rispetto delle regole, senza eccezioni».

Nel mirino, in particolare, le decisioni di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sugli stadi e gli aventi sportivi. Il nuovo Dpcm sarà illustrato martedì in Parlamento dal ministro Speranza, e firmato il giorno successivo. Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri annuncia di aver chiesto al Comitato tecnico scientifico di dimezzare la quarantena dii chi è entrato in contatto con un positivo da 14 a 7 giorni.

Sulla proroga dello stato di emergenza protestano Lega e Fratelli d’Italia. Anche il governatore del Veneto Luca Zaia è contrario: «Penso che questa situazione si possa gestire anche senza proroghe dell’emergenza». E Salvini attacca: «Qualcuno fino a due giorni fa, dal governo, diceva “è tutto sotto controllo”. Ora siamo qui. Se qualcuno ha sbagliato dovrà almeno chiedere scusa».