Cinquecentosettanta voti: tanti ne servono al parlamento in seduta comune per eleggere i due giudici costituzionali che non riesce ad eleggere da tre mesi. Gli stessi voti, anzi meno visto che il quorum dei 3/5 in questo caso è calcolato sui votanti, servono per scegliere gli otto componenti «laici» del nuovo Consiglio superiore della magistratura; quello nuovo è rimasto in carica proprio in conseguenza del ritardo delle camere ed è la prima volta che succede nella storia della Repubblica. Paradossi delle larghe intese: Pd centristi e Forza Italia riescono ad accordarsi su quasi tutto, dalle riforme costituzionali a quelle sulla...