Il Governatore di New York Andrew Cuomo è al centro di uno scandalo che non accenna a spegnersi riguardante le morti per Covid-19 nelle case di cura, il modo in cui sono state conteggiate e l’amministrazione che ha gestito le richieste di quei dati. Uno degli assistenti principali di Cuomo, Melissa DeRosa, ha dichiarato che l’amministrazione ha volutamente ritardato il rilascio dei dati sulle morti dei residenti delle strutture di assistenza a lunga degenza, preoccupata per una potenziale indagine federale da parte dell’amministrazione Trump, al tempo in cui l’ex presidente minacciava personalmente Cuomo. Già a gennaio il procuratore generale dello Stato Letitia James aveva pubblicato un rapporto in cui si rilevava che il Dipartimento della Salute aveva sottostimato le morti per Covid-19 tra i residenti delle case di cura di circa il 50%, omettendo le morti dei residenti trasferiti negli ospedali.

Il commissario per la salute dello stato di New York, Howard Zucker, aveva replicato sottolineando che si trattava solo di una questione di classificazione. DeRosa, invece, durante una riunione ha affermato che l’amministrazione «si era bloccata» sulle richieste di dati da parte dei legislatori statali. A seguito del comprensibile polverone che questa dichiarazione ha generato, la scorsa settimana De Rosa ha cercato di chiarire i suoi commenti: «Stavo spiegando che quando abbiamo ricevuto l’inchiesta del Dipartimento di Giustizia – ha affermato in una nota – dovevamo accantonare la richiesta del legislatore statale per trattare prima la richiesta federale.

Ne abbiamo informato le Camere in quel momento. Siamo stati esaustivi e trasparenti nelle nostre risposte al Dipartimento di Giustizia e subito dopo abbiamo dovuto concentrare immediatamente le nostre risorse sulla seconda ondata e sul lancio del vaccino».
Dopo aver ignorato la vicenda per qualche giorno lo stesso Cuomo ha dichiarato lunedì in una conferenza stampa di aver commesso un «errore» nel non fornire tempestivamente le informazioni sulle morti nelle case di cura, sostenendo di essersi affidato al suo principale consigliere sanitario, il dottor Howard Zucker.

«I dati sui decessi di New York Sono sempre stati pubblici – ha detto Cuomo – Tutti i decessi nelle case di cura e negli ospedali sono stati sempre riportati in modo completo, pubblico e accurato, la questione è su una differenza di categorizzazione. Ammetto che avremmo dovuto fare un lavoro migliore».

A seguito di questo scandalo i democratici dello Stato di New York stanno discutendo un disegno di legge per abrogare i poteri esecutivi di emergenza di Cuomo, ed è probabile che un disegno di legge venga votato già la prossima settimana. Per Cuomo non c’è alcun collegamento tra le domande sulla casa di cura e i suoi poteri straordinari per l’emergenza: «Quelle che ho preso sono state decisioni di salute pubblica, non sono decisioni politiche locali».