C’era tutto il quarto stato di Pellizza da Volpedo a guardarlo da lontano ieri mentre entrava alla Casa del Popolo «Leonildo Corazza». Ma lui, Pier Ferdinando Casini, ha distribuito sorrisi e strette di mano per nulla imbarazzato dai quadri appesi alle pareti e dallo sguardo severo di Berlinguer accanto al maxi tabellone della tombola. Un’operazione che va avanti da un mese, l’accoglienza di Casini nel mondo di quella che fu la federazione comunista più grande d’Italia. Da quando cioè il democristiano Pier Ferdinando è stato ufficialmente presentato come candidato di tutta la coalizione a guida Pd nel collegio uninominale di...