Venite a vedere, fatevi avanti, signore e signori – esclama il banditore in marsina di fronte alla gabbia delle bestie feroci che si protende dal tendone del circo. Ma non è la Lulu di Wedekind, quella che per quasi quattro ore si dipanerà davanti agli spettatori, al teatro Argentina. A quali intanto vengono distribuite delle palle da scagliare maldestramente contro gli specchi posti al fondo della gabbia. È la polifonica, certo meno frequentata, Commedia della vanità che Claudio Longhi ha messo in scena in un clima da varietà espressionista, fra musiche allusive e costumi esagerati. EMILIA ROMAGNA TEATRO ha dedicato...