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Per un intero giorno – domenica 13, dalle 10 alle 19, nella sede del Palazzo delle Esposizioni – Roma sarà il luogo deputato della creatività individuale e collettiva, trasformandosi in una città dove ognuno potrà  «imparare facendo». Si chiama «KreyonDay» il progetto nato dall’interesse di un gruppo di fisici italiani e può considerarsi un evento di divulgazione scientifica unico nel suo genere: fisici, artisti, enigmisti, educatori, comunicatori, antropologi condurranno laboratori e spiegheranno i processi che sottendono all’innovazione. Non ci saranno solo scienziati in prima linea, ma anche protagonisti come il fotografo Armin Linke, la pubblicitaria Annamaria Testa, la scacchista campionessa olimpica Judith Polgar. Tutte le conferenze divulgative verranno condotte in inglese e in italiano, mentre i relatori invitati saranno gli stessi «operatori» dei workshop, che si svilupperanno a seconda delle età dei partecipanti. Ci sarà il «giocologo» Ennio Peres, il fisico Ilan Chabay con le bolle ghiacciate, si collaborerà in installazioni di creazione collettiva: murales di Lego da comporre o anagrammi in formato gigante, che spingono a reagire a una sfida razionale. Finanziato dalla John Templeton Foundation, il Kreyon Day – coordinato da Vittorio Loreto, docente di Fisica dei Sistemi Complessi alla Sapienza e leader di ricerca presso l’Isi di Torino – il KreyonDay coinvolge una comunità internazionale di scienziati, enti di ricerca e fondazioni. La scommessa che sottende al programma è la «misurabilità della creatività». Come si fa a quantificare il valore di una nuova idea? E come funziona la creatività in presenza di limiti e costrizioni, procede a scatti o è un processo graduale? Internet è una grande risorsa per monitorare su vasta scala i comportamenti umani, tanto che alcune nuove piattaforme di gioco e partecipazione stanno diventando dei veri e propri laboratori per la sperimentazione. Negli ultimi anni, gli strumenti teorici e di modellizzazione sviluppati da fisici, matematici, informatici e studiosi di scienze umane – che ormai accedono a una enorme mole di dati – hanno raggiunto la maturità per cimentarsi con gli «enigmi da risolvere» delle società complesse. Info: www.kreyon.net