Abbiamo letto il racconto che spiega come si fa a riconoscer una strega…… ve li ricordate?
«Intanto deve avere sempre i guanti do solito di gomma. Blu o rosa. O bianchi. Guanti di plastica.» «Ma no, anche guanti normali. «. «Al posto delle dita e delle unghie ha degli artigli lunghissimi. Come quelli delle aquile. Ma più lunghi. dei falchi. Delle aquile. Lunghissimi». «Aguzzi e curvi come quelli del mio gatto». «I guanti servono anche per nascondere gli artigli». «Poi si capiscono anche dal naso. Perché le stringhe hanno il naso più basso, più lungo, con i buchi…» «Hanno le narici più larghe e delle volte anche pelose. E anche dentro le orecchie hanno dei peli». «Come gli Sportelli». «Sì, però loro non sono Sporcelli, sono streghe». «Hanno le narici più grandi del normali perché annusano tutto. Sentono tutti gli odori. «. «Hanno un grande odorato». «C’è scritto che riescono a fiutare un bambino anche se è distante …. Tipo se è in una casa dall’altra parte della strada, loro sentono ugualmente il suo odore». «Perché le streghe mangiano i bambini, sono molto golosi dei bambini e delle bambine….» «Ma poi è una finta, perché le streghe non esistono….» «Ma la nonna però dice alla sua nipotina che esistono veramente. Glielo vuole far credere». «Cosa vuol dire fiutare?» «Fiutare è come i cani che fiutano, come i cani che fiutano i funghi». «Fiutare vuol dir annusare». «Anche la polizia ha dei cani speciali che servono a fiutare i orti: cioè, tu gli fai assegnare il calzino di un morto e dopo lui, il cane lupo, il cane poliziotto, riesce a trovare il morto nascosto in mezzo a un campo. Anche se lo hanno nascosto sotto terra». «A me i morti fanno paura!» «I cani lupo della polizia sono bravissimi ad annusare!» «Poi nella lettura c’è scritto che alle streghe piacciono i bambini che puzzano ma anche quelli che non puzzano perché se anche si lavano benissimo, loro, i bambini appena lavati, sono come bambini che puzzano e loro li sentono benissimo, li fiutano benissimo.

Chi ha capito perché la nonna racconta queste cose sulle streghe ai suoi nipotini?
«Per prenderli in giro, perché non esistono veramente, le streghe». «Forse voleva fargli uno scherzo». «Le streghe non abitano in case normali, ma in case molto strette o anche dentro a delle grotte». «La nonna voleva fare paura ai suoi nipotini». «Perché loro non credevano alle streghe e allora lei, la nonna, voleva spiegare che invece esistevano». «Ci sono streghe così cattive che possono anche uccidere i loro nemici. Hanno come delle armi magiche. Tipo lo sguardo: basta che loro ti guardano con i loro sguardo maledetto e magari possono già uccidere il loro nemico, solo vedendolo, solo guardandolo». «Ma perché? Se non esistono!» «Perché era maligna! Una nonna maligna!» «Ma no, non era maligna, li voleva fare solo spaventare un po’, perché se i bambini hanno un po’ di paura in più, dopo si divertono di più e tutto diventa più avventuroso». «Mia annona ha le narici più grandi delle mie ma non credo che lei sia una strega». «Il cane lupo del io vicino, se tu lanci una palla da tennis, lui la prende e te la riporta subito. E’ molto veloce». «Ci sono streghe che si vestono in modo anche elegante, ma quasi sempre si vestono con abiti neri. Di solito di pelle nera. Quasi sempre indossano un cappello nero a punta». «Può darsi che la nonna voleva far emozionare i suoi bambini e allora, per avere la sua attenzione, allora gli racconta queste storie.» «In questa lettura non c’è scritto, ma per me, se ricorso bene, le streghe possono avere anche una scopa per volare come la Befana, che poi anche lei è una strega. «Poi le streghe hanno anche dei vestiti molto brutti, molto vecchi. Sì, dei vestitosi spaventosi. Nessuna strega è bella». «Alche streghe hanno le maschere, altre no. Ma tutte sono vecchie e hanno le rughe». «La riconosci anche perché ha il naso storto, lungo». «Una strega, per me, non è bella, se no faceva la fata. Invece le streghe sono brutte, molto brutte, infatti appena le vedi, dovrebbe fare paura. Anzi, terrore». «Oppure anche degli stivali neri». «Una strega non può essere gentile altrimenti non è una strega vera».