Sono terminate le feste e, quasi inevitabilmente, gli eccessi alimentari hanno lasciato tracce sul peso corporeo. Intendiamoci, tavole ben imbandite e porzioni generose sono indispensabili per sottolineare il clima di festa e di condivisione che tanto bene fanno al corpo e all’animo. È opportuno, tuttavia, non trascurare i chili accumulati nelle settimane scorse. Anche perché, nel tempo, avviano nell’organismo indesiderabili processi infiammatori e degenerativi. Ad esempio, le lesioni che si riscontrano nel cervello delle persone obese sono assai simili a quelle osservate nella malattia di Alzheimer.

Lo conferma uno studio della McGill University di Montreal che ha esaminato il cervello di 1300 persone (Journal of Alzheimer’s Disease, vol. 91, no. 3, 2023). I ricercatori hanno scoperto in sostanza che l’obesità e la malattia di Alzheimer determinano la riduzione della materia grigia cerebrale con modalità simili. I due fenomeni, l’obesità e la malattia di Alzheimer, sembrerebbero dunque essere ugualmente dannosi per l’integrità del cervello. Gli scienziati canadesi concludono che la perdita di peso nelle persone sovrappeso o obese potrebbe rallentare il declino cognitivo nell’invecchiamento e ridurre il rischio di andare incontro a malattia di Alzheimer.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (issalute.it) la malattia di Alzheimer è la forma di demenza più comune nella popolazione al di sopra dei 65 anni e comprende circa il 60% di tutti i casi di demenza. Un processo neurodegenerativo distrugge lentamente e progressivamente le cellule di alcune parti del cervello provocando il deterioramento di tutte le funzioni cognitive (capacità di memoria, di apprendimento, di espressione di
concetti, di attenzione, di linguaggio) e la perdita di autonomia. Si stima che ci siano circa 600.000 persone con Alzheimer in Italia e più di 5 milioni in Europa.

Ma come si fa per eliminare quei due o tre chili in più? Occorre innanzitutto non avere fretta e provare invece ad introdurre piccoli cambiamenti nelle proprie abitudini giornaliere come, ad esempio, alleggerire molto la cena e spostare il consumo del cibo principalmente nella prima parte della giornata (a colazione e a pranzo), consumare regolarmente (cioè ogni giorno) cereali integrali (pane, riso, pasta, miglio, ecc.) e legumi, abbinare ad ogni pasto contorni di verdure (non patate) crude e cotte, masticare molto. E, importantissimo, muovere le gambe ogni giorno per una mezz’ora.