Pare che 29 agosto il Governo nominerà il nuovo capo dell’amministrazione penitenziaria nota ai più come Dap. Non è una nomina di secondo piano. Nelle sue mani vi è il destino di circa 500 mila persone, tra detenuti, poliziotti, operatori vari e i loro familiari. Dalla sua capacità, dalla sua autorevolezza morale e dalle sue idee dipenderà il modello di pena riservato ai 54 mila detenuti ristretti nelle nostre prigioni e alle decine di migliaia di persone attualmente in esecuzione penale esterna. Il capo Dap è trattato, finanche ai fini previdenziali, alla pari del capo della Polizia. Si usa la...