L’ufficialità arriverà nel giorno della comunicazione della lista degli assessori della nuova giunta Bonaccini, «entro la fine della prossima settimana». Ma oramai è deciso: Vincenzo Colla, attuale vicesegretario della Cgil, diventerà assessore della Regione Emilia-Romagna con deleghe forti: Lavoro e Attività produttive. E non si esclude la vicepresidenza.
«Gli ho chiesto la disponibilità a entrare nella nuova giunta, disponibilità che mi ha dato», ha sottolineato Bonaccini in una nota, aggiungendo che «Colla condivide la necessità di agire insieme a tutte le parti sociali nell’ambito di un nuovo Patto per il Lavoro per una crescita inclusiva, un’occupazione di qualità e politiche orientate alla tutela dell’ambiente».
Colla, piacentino di nascita, è stato segretario regionale Cgil. Nel 2015 proprio con l’allora renziano Bonaccini sottoscrisse quel «Patto per il lavoro» che significò il rilancio della concertazione, almeno a livello regionale, in controtendenza con la disintermediazione renziana imperante a Roma. È sempre stato considerato vicino al Pd.
Colla ha comunicato la sua scelta nei giorni scorsi alla Cgil. Giusto un anno fa fu l’avversario di Maurizio Landini nella corsa alla segreteria. Solo durante il congresso di Bari arrivò la mediazione: Landini segretario e Colla vicesegretario – assieme a Gianna Fracassi – a rappresentare la parte più moderata della confederazione.
Da quel giorno però in Cgil pare passata un’era geologica, non un anno. Chi accusava Landini di essere un estremista si è dovuto ricredere, l’unità regna sovrana e la parte moderata al momento non pare reclamare un nuovo vicesegretario, anche perché la segreteria stessa è molto folta – nove persone, compreso Colla – e plurale in quanto a posizioni. Nei prossimi mesi la Cgil terrà comunque una Conferenza programmatica e l’organigramma potrebbe cambiare.