Travestitismo, nudità, identità fluida in continua evoluzione, ricerca tecnica ed estetica, magnetismo delle immagini, composizioni artistiche potenti con al centro il corpo e la sua plasticità. Sono tutto questo insieme gli autoritratti seppiati e in bianco e nero di Claude Cahun, pseudonimo di Lucy Renée Mathilde Schwob, fotografa, scrittrice, attrice francese di origine ebraica, lesbica, comunista, classe 1894. Trentotto scatti dei primi del ‘900, per la prima volta in Italia, nella mostra 3 Body Configurations in cui Cahun dialoga con altre due artiste, Valie Export e Ottonella Mocellin, che indagano attraverso la fotografia il corpo femminile e il ruolo e...