L’attenzione rivolta al mondo antico affronta nel presente una trasformazione radicale. L’interesse per il passato, in qualunque forma, è in affanno rispetto al dilagare del presentismo. Le istanze della cultura globale infatti hanno marginalizzato (e colpevolizzato) la cultura greco-romana. La guerra allo storicismo ha sconfessato i metodi della presunta «scienza dell’antichità». Il paradigma filologico sopravvive solo dentro una piccola cerchia di dotti. L’autorevolezza del metodo e della critica è stata mortificata. Sono decadute competenze tecniche e linguistiche un tempo diffuse, sono cresciuti invece gli studi sulla «ricezione» del mondo antico: un modello flessibile e moderno, ma non così innocuo, giacché...