Il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera Giuseppe Brescia (M5S) mette subito le mani avanti nella speranza di evitare strumentalizzazioni: «Lo dico con chiarezza: nel testo proposto non c’è lo ius soli. La presente proposta punta a introdurre una nuova fattispecie orientata al principio dello ius scholae, con una scelta di fiducia non solo negli stranieri che vogliono integrare i loro figli, ma nel lavoro della comunità didattica, nella dedizione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti». Trent’anni dopo la prima legge del 1992 e dopo due anni di stop in Commissione, la discussione sulla riforma della cittadinanza è ripartita...