Una settimana fa durante i colloqui con il Segretario del Tesoro Usa, Jack Lew, in visita in Cina, il premier Li Keqiang ha chiesto espressamente, esortando gli Usa, di rendere la valuta cinese parte degli asset della riserva del Fmi. «Ci auguriamo che la parte americana sosterrà il processo per aggiungere lo yuan cinese»ha detto Li, riferendosi al fondo «sovranazionale» del Fmi «utilizzato – ha scritto il South China Morning Post – per integrare le quote dei membri ufficiali. I diritti speciali di prelievo sono derivati d​aun paniere di valute – dollaro statunitense, yen giapponese, euro e sterlina, a tassi di cambio di mercato. Lew da parte sua ha ribadito, invece, i dubbi che gli Usa hanno ancora riseptto alla nascita della banca internazionale d’investimenti a guida cinese. «Accogliamo con grande favore una maggiore partecipazione della Cina negli investimenti sulle infrastrutture e le preoccupazioni che abbiamo sollevato circa le esigenze degli standard persistono», ha detto Lew.