Il Settecento inglese fu il più europeo dei secoli, il più ricco e disponibile a scambi di idee, esperienze, imprese. Al tempo stesso fornì all’Europa la democrazia parlamentare già corredata dalle malattie della vecchiaia, l’intraprendenza commerciale già degenerata in colonialismo, la finanza e i suoi azzardi rovinosi, il credo libertario, ma anche la diffusione della cultura oltre la classe privilegiata dei pochi intellettuali. Fiorirono le prime grammatiche universali e le utilissime grammatiche prescrittive. Il cosmopolitismo e l’educazione delle donne richiedevano grande attenzione al bene comune della lingua, secondo la direzione già impostata dalla Royal Society nel secolo precedente: la lingua...