La prima volta che ho visto Clhoë Sevigny sullo schermo era veramente una ragazzina: vent’anni, slavata ma bella, bionda, molto magra. Mi stupì positivamente quando interpretò il ruolo di una donna che si innamora di un’altra donna che però voleva essere un maschio, prova che le valse una candidatura agli Oscar come attrice non protagonista. Era una ragazza sfacciata, si imponeva in modi trasgressivi, con una sensualità androgina, lo sguardo dritto e misterioso, un po’ gattina un po’ in grado di farti l’oracolo come una Cassandra silente. Mescolava queste ambivalenze in totale purezza, che la portò, in The brown bunny,...