«Ma che ci faccio io qui dentro? Questa è una prigione e io non ho fatto niente: non posso uscire, non posso neanche attraversare questo cancello perché subito mi fermano. Sai che ti dico? Anche se il posto è bello io domani scappo e torno dove stavo prima, sulla Tiburtina, lì almeno potevo muovermi». Ha solo 18 anni, viene dal Mali e ha voglia di parlare. «Però niente nomi», dice in francese da dietro la piccola recinzione che circonda l’ex scuola Socrate di Casale San Nicola, il centro accoglienza contro il quale da tre mesi gli abitanti della zona si...