Chi ci sarà sulla Croisette?
Cinema I media iniziano le scommesse sui titoli scelti al festival di Cannes. Spiccano i nomi di Desplechin, Gray, Sciamma. E poi la questione Netflix, aspettando «The Irishman»
Cinema I media iniziano le scommesse sui titoli scelti al festival di Cannes. Spiccano i nomi di Desplechin, Gray, Sciamma. E poi la questione Netflix, aspettando «The Irishman»
Mentre il sito scandisce in ore-minuti-secondi quanto manca all’inizio,cla stampa francese ha già cominciato il toto-programma del prossimo Festival di Cannes (14-25 maggio):chi ci sarà, chi no, i desideri, le possibilità. Nei molti titoli francesi e internazionali elencati qua e là gli interrogativi sono tutti sul nuovo film di Martin Scorsese, The Irishman che i giornali americani danno in sala il prossimo ottobre. L’incognita principale però non è la data di uscita, seppure centrale nelle decisioni festivaliere, ma il suo distributore: Netflix.
NEL TEASER del film diffuso durante la cerimonia degli Oscar (sembra pagando tra i 2 e i 3 milioni di dollari per 30 secondi) il colosso dello streaming annunciava, appunto, il lancio di The Irishman in autunno lasciando intendere una distribuzione cinematografica molto più grande – rispetto a quella prevista per Roma – anche per volontà dello stesso Scorsese. Con un budget di 125 milioni di dollari (c’è chi parla di 175), The Irishman è il progetto finora più costoso della piattaforma che per rispondere alle esigenze di questa distribuzione dovrà rivedere le sue strategie, a cominciare dalla finestra tra sala e streaming – ragione del rifiuto da parte del Festival di Cannes in includere in concorso i film targati Netflix, che ha in preparazione anche The Laundromat, il nuovo Soderbergh e The Pope di Meirelles.
E i titoli (probabili) sulla Croisette? Si parla per il cinema francese di Roubaix, une ville de Lumière, il nuovo progetto di Arnaud Desplechin – a cui era stata affidata l’apertura nel 2017 con I fantasmi di Ismael – protagonisti Léa Seydoux, Sara Forestier, Roschdy Zem.
E POI Céline Sciamma con Portrait de la jeune fille en feu, ambientato in Bretagna nel XVIII secolo; Rebecca Zlotowski con Une fille facile; Justine Triet, molto acclamato in Francia per Victoria (Semaine de la critique 2016) con Sybil; Valérie Donzelli con Notre Dame, Guillaume Nicloux col duo Gérard Depardieu/Michel Houellebecq in Extra. Per gli internazionali dovrebbero esserci l’attesissimo James Gray (Ad Astra), ei fratelli Dardenne (Ahmed),e Ken Loach, Palma d’oro con Io, Daniel Blake (2016), con Sorry we missed you.
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