Marcel Proust in una pagina della Prigioniera: «In tavola nella buia sala da pranzo, dove i prismi di vetro su cui posano i coltelli proiettano fuochi multicolori belli quanto le vetrate di Chartres». Difficilmente gli riuscirebbe un parallelo del genere oggi, dopo che i restauri della cattedrale hanno «spento» quell’effetto prodigioso prodotto dalle straordinarie vetrate. Rimettere piede a Chartres, per chi l’aveva già vista negli anni passati, è un autentico choc. Tutta la navata centrale è stata rimessa a nuovo con un’operazione di ripristino davvero sconcertante. Colonne e semicolonne e archi sono stati dipinti di un bianco crema, mentre le...