«Eni, Enel, Poste, Trenitalia, Alitalia: sono grossi committenti, alcuni a controllo pubblico, che non hanno mai delocalizzato. Adesso, con il piano Calenda, saranno spinti a farlo. Altro che 20 mila nuovi posti in Italia: qui si rischia la fuga di ulteriori 7500 – 8 mila postazioni all’estero». Michele Azzola, segretario generale della Cgil Roma e Lazio, ha seguito per anni i lavoratori dei call center, e oltre a svelare i rischi del «Protocollo Calenda», denuncia il caso Simest-Almaviva: un investimento pubblico nell’azionariato dell’azienda romana – attraverso una controllata brasiliana – proprio nei mesi in cui venivano licenziate 1.666 persone. Il...