Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini non pare troppo preoccupato dai dati diffusi ieri dall’Istat, che testimoniano un ulteriore aggravamento del mercato del lavoro italiano: «I dati sono negativi ma non sorprendono – commenta – Senza gli interventi del governo sarebbero stati ancora peggiori». Un ottimismo che, seppure cauto, non è piaciuto alla Confindustria: il presidente Giorgio Squinzi commenta con un ironico «Beato lui». Critica anche la Cgil: «L’ottimismo del ministro non è comprensibile – dice la segretaria Serena Sorrentino – Le recenti misure del governo per l’occupazione giovanile si scontrano con il fatto che le imprese hanno diminuito la propensione alle assunzioni, in particolare a tempo indeterminato. Gli incentivi possono aiutare se tarati su quelle categorie, come gli over 29 e over 50, che stanno soffrendo di più, ma in generale bisogna far ripartire l’economia reale». Per Sorrentino, «il Parlamento deve migliorare il testo della legge di stabilità, per il Sud bisognerebbe poter spendere subito i fondi strutturali 2014/20».