Lo aveva detto Deng Xiaoping: “qualcuno si arricchirà per primo”. E’ il grande paradosso dietro ai numeri cangianti del Pil cinese: nonostante l’invidiabile performance dell’economia cinese, quest’anno la forbice tra crescita nazionale e incremento salariale dei lavoratori migranti ha quasi raggiunto livelli record. Come rivela il coefficiente di Gini – termometro delle diseguaglianze di sociali – la fine della campagna contro la “povertà assoluta”, proclamata in pompa magna lo scorso novembre, ha coinciso con un nuovo incremento delle disparità economiche dopo otto anni consecutivi di declino. Il problema è ben noto alla leadership. La soluzione si chiama “prosperità comune” (gongtong...