Una trave pesantissima ha ceduto, portandosi dietro le altre campate, e li ha travolti. Flamur Alsela, che aveva appena compiuto 50 anni, è morto sul colpo. Cinque suoi colleghi operai sono, invece, rimasti feriti e uno di loro è in gravi condizioni, ricoverato in ospedale. È successo ieri mattina ad Alessandria nel cantiere del nuovo polo logistico Amazon, periferia est della città. Per recuperare i lavoratori, travolti dal materiale, sono state coinvolte unità cinofile dei carabinieri e diverse squadre di vigili del fuoco.

ALSELA, ORIGINARIO dell’Albania, era caposquadra della ditta Edil Emme di Brescia, provincia dove risiedeva, precisamente a Chiari. La sua tragica morte avviene a soli due giorni dal primo maggio, festa dei lavoratori, denunciando un tema troppo spesso accantonato, quello della sicurezza nei luoghi di lavoro, uno stillicidio continuo. «È gravissimo quanto accaduto ad Alessandria. Il giorno dopo le celebrazioni mondiali per la sicurezza sul lavoro, ci troviamo nuovamente a contare vittime e feriti in un cantiere. L’indignazione non basta: occorre intervenire. Chiediamo all’esecutivo di riaprire immediatamente il tavolo che era stato avviato con il governo Conte», dichiarano la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori e il segretario generale della Fillea Cgil Alessandro Genovesi. «Le regole esistenti – aggiungono – vanno rispettate e implementate, ed è importante che non vi siano zone grigie nei casi di appalto e subappalto. Occorre dare attuazione al Durc di congruità e alla patente a punti per le imprese, rafforzare i controlli e le sanzioni, alzare la guardia contro lavoro irregolare e illegalità nel sistema degli appalti. Per questo, chiediamo al governo di riaprire il tavolo sulla salute e sulla sicurezza che avevamo avviato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali guidato da Nunzia Catalfo».

QUELLO DI ALESSANDRIA è il quarto incidente sul lavoro in pochi giorni in Piemonte. L’altro mortale è avvenuto martedì a Vinovo (Torino), vittima Pierluigi Saporiti, 56 anni, schiacciato da un container, crollato mentre, nello spiazzo antistante l’ingresso dell’azienda intermodale Ambrogio, spostava con una pala meccanica alcune lamiere. Ieri, i sindacati Feneal Uil, FIlca Cisl e Fillea Cgil della provincia di Alessandria hanno proclamato quattro ore di sciopero nel cantiere Amazon, che si trova nei pressi del Marengo Retail Park, per lunedì 3 maggio: «Nel mondo del lavoro e in particolare in edilizia la strage continua. Non è più procrastinabile l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, non è ammissibile che chi esce al mattino per recarsi al lavoro non torni a casa».

AMAZON HA DIFFUSO una nota: «Si tratta di un incidente terribile. I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie delle persone coinvolte. Restiamo a disposizione delle autorità competenti per qualsiasi necessità». E, sempre ieri, è intervenuto anche il coordinamento sindacale Amazon Cgil Torino: «Sappiamo bene quali sono le pressioni che si esercitano quotidianamente sui lavoratori per accorciare i tempi, “fare più in fretta”, e questo spesso a discapito della tutela del lavoro, ma il lavoro non si scambia con il profitto. Circa due anni fa a Torrazza Piemonte, nello stabilimento Amazon, un lavoratore venne coinvolto in un grave incidente sul lavoro. Anche allora ribadimmo il valore della vita, il rispetto della legge, la solidarietà alle famiglie e ai compagni di lavoro».

Per il capogruppo di Leu alla Camera, l’alessandrino Federico Fornaro, «la magistratura avrà il compito di stabilire quanto accaduto e le responsabilità, ma non si può non ribadire che senza una cultura diffusa della prevenzione e del rispetto delle leggi questa catena di tragedie non si fermerà mai». E ha aggiunto: «La ripresa nell’edilizia non può e non deve fare arretrare di un millimetro la tutela dei lavoratori. Nessun profitto può valere la vita di una persona».