Pensare l’Atene antica, che per i moderni è il lieu de mémoire del Partenone e della Democrazia, come un posto in cui dominava la canaglia popolare. Pensare quella democrazia come un regime perverso, in cui tutto però era organizzato in maniera efficientissima per opprimere e derubare la «gente per bene», ossia i ricchi. Pensare quella società come un luogo dove per gli schiavi era una pacchia (come si direbbe oggi), tanto che vestivano quasi come i liberi, e quando se ne voleva bastonare uno (come giusto e normale, che diamine!) si rischiava di colpire un libero. Con queste e altre...