Il rapper marchigiano Claver Gold è tornato. Questo non è un cane è il titolo del suo nuovo disco, il primo con l’etichetta Woodworm, anche se la sua storica etichetta Glory Hole è parte della partita, iniziata tra negozi e distributori digitali il 16 settembre. Un disco più intimo, adulto e cupo dei precedenti. Un album certamente rap con la ricerca di spaziare tra suoni e stili. Una raccolta, come dice lo stesso artista, «tratta argomenti delicati, che spesso nel rap, soprattutto in questo periodo storico, non vengono presi in considerazione». Ci si aspetterebbe un disco politico, sempre più assente dal rap odierno, invece Claver ci tiene a sottolineare che «racconta della gente ed è dalla parte della gente» e ricorda «la parte di me più consapevole è qui,riportata ed esaminata al millesimo, tra sofferenze, amore, paura e libertà». 15 canzoni, una intro ed una outro a cui partecipa Dj Fastcut. Tra i brani da segnalare Mai Più con Davide Shorty, Sapori e Sostanza con la collaborazione di Tormento e Il coraggio di dirti. Tra le collaborazioni spicca quella, anomala, con il musicista tunisino Bader Dridi nel brano Boloricordo.