Dopo che anche l’ultimo incontro notturno al ministero si è chiuso con una fumata nera, con la decisione della multinazionale belga di non sospendere i licenziamenti, per i 113 operai superstiti della Bekaert il futuro si fa sempre più nero e pieno di incognite. Al mattino un presidio di protesta davanti alla fabbrica a Figline Valdarno ha certificato l’ennesimo fallimento di quelle politiche di reindustrializzazione sempre avanzate quando una multinazionale se ne va, senza però una parallela assunzione di responsabilità da parte della politica. Questo almeno è quanto denuncia, a chiare lettere, la Fiom. “Siamo in questa situazione perché il...