La Bucarest di Mircea Cartarescu non ha il contorno di città ma di un arcipelago di bloc, l’edilizia residenziale socialista, solcato da rettilinei boulevard che non imitano semplicemente quelli parigini di Haussmann, ma sono prospettive ininterrotte, senza soluzione né certezze. Attorno sta la grande pianura valacca che scende verso il Danubio, e che può sembrare la pampa – suggestione per nulla estranea all’autore romeno. Laggiù, fra i bloc, oggi spesso ridipinti, in appartamenti dalle pareti in cemento antisismico (dogma strutturale della periferia bucarestina) sono ambientati alcuni dei racconti di Melancolia, nuova raccolta del grande scrittore romeno (penetrante traduzione di Bruno...