Caro Papa Francesco, Lei ha pronunciato parole forti quando ha chiesto alla Comunità internazionale di intervenire ed impedire il genocidio che rischia di compiersi contro le minoranza irachene, in particolare cristiani e yazidi, che in questo momento sono sotto attacco da parte dell’Isil (Stato islamico dell’Iraq e del Levante). Ha giustamente detto che «non si fa la guerra in nome di Dio». Lei saprà anche che l’Isil non nasce dal nulla, ma la sua crescita è stato favorita e foraggiata dagli Stati uniti e da alcuni paesi arabi del Golfo (il loro capo Abu Bakr Al Baghdadi, già prigioniero a...