Nella storia di Carlos Kleiber e della sua famiglia si riflette, come in una sorta di Pastorale americana della musica, la tragedia del Novecento europeo. Il padre, Erich, era stato uno dei principali direttori d’orchestra dell’area mitteleuropea: non i timori delle persecuzioni razziali lo indussero a rifugiarsi in Argentina negli anni Trenta, bensì la sua istintiva avversione alla insorgente barbarie. Nel 1925, aveva diretto a Berlino la prima del Wozzeck di Alban Berg, legando per sempre il suo nome alla Neue Musik viennese e, in generale, sostenendo tutte le forme di modernità culturale nella Repubblica di Weimar. Dopo la salita...