Nonostante i progressi della ricerca e della critica letteraria, l’opera di Carlo Levi appare ancora legata alla dimensione meridionale, vagamente neorealistica, riflesso di una concezione idealizzata e idealizzante di un sud italiano mitico, depositario di valori intrinsecamente positivi ed edificanti tanto quanto consolatori e in definitiva inoffensivi. Giunge pertanto quasi con sollievo un libro che come quello di Riccardo Gasperina Geroni, Il custode della soglia. Il sacro e le forme nell’opera di Carlo Levi (Mimesis, pp. 233, euro 22), riporta il discorso leviano entro una più problematica riflessione intorno all’umano, alle sue lacerazioni, alle sue pulsioni. La soglia evocata nel...