La nostra mente è l’attività generata da miliardi di neuroni, dalle loro connessioni e dai segnali elettrici che essi si scambiano. Si tratta di un sistema di enorme complessità ma sia la nostra capacità di acquisire dati che la potenza di calcolo dei computer crescono a ritmo esponenziale. Secondo i ricercatori svedesi Anders Sandberg e Nick Bostrom dell’università di Oxford, nel giro di un secolo potremo osservare nel massimo dettaglio lo stato e le connessioni dei neuroni e saremo in grado di trasferire l’intera complessità di un cervello umano in una macchina abbastanza potente da pensare e sviluppare una coscienza. Si chiama «mind uploading» ed è considerato il modo più pratico di conseguire l’immortalità. Non si tratta di fantascienza: tra gli obiettivi dello Human Brain Project, finanziato con un miliardo di euro dall’Ue, c’è anche la realizzazione di un cervello simulato nel maggior dettaglio possibile.