Settecentoottantacinque pagine (circa) e un titolo in cui c’è tutto l’autore: L’ultimo della classe Archeologia di un borghese critico (Rizzoli, euro 28,00). Archeologia, non autobiografia. Il libro è, di fatto, uno scavo: nelle case-cose-carte degli avi e dei nonni (Francesco Carandini e Luigi Albertini), nel sottosuolo dove la ricerca si allarga, con sguardo warburghiano, dal singolo reperto subito idealizzato ai minuti frammenti che vanno studiati e restituiti a un contesto più ampio per ricostruire un ambiente, per resuscitare un mondo sommerso. E infine uno scavo all’interno di sé per individuare non tanto l’essere ma il farsi della persona, secondo le...