Canzonette in Paradiso, la fuga pop dei Thegiornalisti
Note sparse L'album della consacrazione della band capitolina, melodie furbe ma implacabili per un altro successo annunciato: «Love»
Note sparse L'album della consacrazione della band capitolina, melodie furbe ma implacabili per un altro successo annunciato: «Love»
Dall’autoproduzione fatta nel salotto di casa all’exploit di Completamente soldout – oltre cinquantamila copie vendute, due anni in classifica. La discesa verso il pop di Tommaso Paradiso & co si completa con questo nuovo disco, che profuma di anni ’80, di melodie furbette ma implacabili. Canzonette? Sì, ma appunto confezionate con perizia – suoni inappuntabili affidati ad un mago dell’easy listening come Dario Faini – e un titolo Love, che sembra un gioco ironico contro chi li ha bollati come «traditori dell’indie». E anche i testi – tutti firmati come le musiche dal front man che con il suo barbone campeggia sorridente sulla copertina dei magazine, sono fitti di citazioni e rimandi ai suoi miti dell’infanzia: da Totò a Bud Spencer e Terence Hill, tirando in ballo Fantozzi, Verdone, De Sica e Tarantino. E perfino Venditti – nel finale gospel (!) di Dr. House.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento