L’edizione 2020 delle sezioni parallele del Festival di Cannes non ci sarà: lo hanno annunciato Quinzaine des Realisateurs, Semaine de la Critique e Acid in un comunicato congiunto che prende atto della decisione di Macron di vietare i festival fino alla metà di luglio: «Lo spostamento a fine giugno/inizio luglio non è più un’opzione possibile. Di conseguenza, ci dispiace annunciare la cancellazione di Quinzaine des Realisateurs, Semaine de la Critique e Acid. La crisi sanitaria rende impossibile prevedere il corso degli eventi. Ciononostante, per sostenere l’industria cinematografica colpita dalle circostanze in cui ci troviamo, ogni sezione, in accordo con il Festival di Cannes, sta cercando il modo migliore di continuare a supportare i film inoltrati a questa edizione 2020».  Nel frattempo, in un’intervista con «Variety», il direttore del festival francese Thierry Fremaux ha parlato della possibilità di un’alleanza con la Mostra di Venezia: «Come ogni anno, parlo molto con Alberto Barbera, anche lui è ovviamente preoccupato. Sin dall’inizio della crisi abbiamo sollevato la possibilità di fare qualcosa insieme se Cannes verrà cancellato. Continuiamo a discuterne. Altri festival ci hanno invitati: Locarno, San Sebastian, Deauville». Un’altra opzione, ha detto, sarebbe quella di dare l’«etichetta» di Cannes 2020 ad alcuni titoli, «che consentirebbe di accompagnare e aiutare a promuovere i film che abbiamo visto e continueremo a vedere fino alla fine di giugno: ci sono arrivati film bellissimi da tutto il mondo e noi dobbiamo e vogliamo metterli in luce, per quando quest’autunno verrà il momento per la loro distribuzione». E ieri sempre «Variety» ha confermato che va avanti il progetto del Marché virtuale, che dovrebbe tenersi dal 22 al 28 giugno. I dettagli dell’edizione online, secondo la testata americana, saranno resi pubblici domani dal direttore del mercato Jerome Paillard.