Il governo non ha mai pensato di adottare una soluzione universalistica a sostegno del reddito di individui e famiglie che si trovano in condizione di povertà, provocata da disoccupazione o dal lavoro povero. In compenso pensa di risolvere la drammatica emergenza sociale con la creazione di un’occupazione, finanziata dagli sgravi statali alle imprese. Lo ha ribadito ieri il ministro dell’Economia Padoan. I dati sulla crescita, e la prospettiva di una recessione ventennale (stima l’Fmi), non promettono nulla di buono: la povertà continuerà a crescere come accade dall’inizio della crisi: il 2008. «Sulla povertà il governo continua a non fare – sostiene il segretario generale Cgil Susanna Camusso – L’idea generale che caratterizza le sue politiche è di delegare alle imprese la soluzione dei problemi dell’occupazione. Questa linea non permetterà mai di risolvere le diseguaglianze e di uscire dalla trappola della povertà. Questa trappola non si risolve solo con le politiche monetarie, ma con l’inclusione che ha i suoi cardini nell’accesso all’istruzione e nell’accesso al lavoro».