In un saggio del 2001, Kawakami Hiromi raccontava la propria esperienza di studentessa di biologia all’Università di Ochanomizu confessando di non avere mai realmente imparato qualcosa, forse perché scarsamente predisposta – proprio lei che era figlia di un professore di biologia – o forse per mancanza di interesse; il lavoro per la tesi di laurea, dedicata a una specie di riccio di mare, l’aveva però appassionata, soprattutto per la raccolta dei campioni e lo studio in laboratorio. Chi ha letto l’insieme della narrativa di questa importante scrittrice, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed è stata consacrata dal premio Akutagawa nel...