Finché hanno potuto hanno cercato rifugio nel parcheggio dei pullman antistante la stazione Tiburina a Roma, un po’ d’ombra sotto i pochi alberi, cartoni stesi sull’asfalto dove da giorni dormono uomini, donne e bambini provenienti da Eritrea e Etiopia. Abbandonati a loro stessi senza neanche una baracca dove andare da quando, a maggio, è stato sgomberata la baraccopoli di Ponte Mammolo. Una scena simile a quella che da giorni si vede anche all’interno della stazione centrale di Milano, dove sono accampate altre centinaia di profughi eritrei e somali. Una situazione resa più grave dalla decisione della Germania di sospendere Schengen...