La chiusura in casa da «quarantino» ha fatto saltare decine di appuntamenti per il 75° della Liberazione, suscitando però una nuova curiosità: raccontare la storia di uomini e donne vittime del virus fascista di allora e sottoposte alla durissima segregazione, durata in alcuni casi più di dieci anni. Il primo nome che mi viene in mente è quello della maestrina di Acqui, Camilla Ravera, arrestata il 10 luglio 1930, ad Arona, e detenuta in tante galere, ininterrottamente sino all’agosto 1943. Un primato di quarantena durato 4795 giorni, condiviso in luoghi e tempi diversi con illustri compagni, colpiti dallo stesso virus,...