Piace a Laura Boldrini ma anche a Marco Minniti, a Beppe Sala e Giorgio Gori, a Maurizio Martina ma anche a Nicola Zingaretti, a falchi confindustriali come Alberto Bombassei e a cultori del ritorno al socialismo come il presidente della Toscana Enrico Rossi. Ha messo d’accordo un po’ tutti il «manifesto» di Carlo Calenda, ieri reso pubblico dall’autore e dai primi firmatari dopo essere stato a lungo limato e compattato fino a raggiungere la forma compiuta di un generico quanto incontestabile europeismo dal volto umano. VI SI TROVANO AFFERMAZIONI che bordeggiano avventurosamente l’ovvietà, come «l’obiettivo non è conservare l’Europa che...