Un ritrovamento casuale e inaspettato: centinaia di nastri magnetici in bobina, perfettamente conservati e di inestimabile valore storico, all’interno di una polverosa valigia di cuoio per decenni dimenticata in una stanza colma di cianfrusaglie. È così che comincia – o meglio, ricomincia – la storia della Caife, etichetta discografica di musica tradizionale ecuadoriana degli anni Sessanta, recentemente riportata alla luce dal nipote del fondatore originario, il dj e producer di Quito Daniel Lofredo Rota, in arte Quixosis. Lo scorso gennaio, infatti, una buona parte di quelle incisioni sono state finalmente pubblicate in due raccolte – The Paths of Pain e...