Quando Enrico Letta rilancia alla direzione del Partito democratico l’alleanza con i 5 Stelle di Conte, sa bene che questo non è più l’unico asse sul quale basare il campo largo: se n’è accorto persino Goffredo Bettini. Eppure, non c’è un singolo attacco frontale e coordinato al Movimento 5 Stelle o una sola linea di frattura. La forza politica spaesata dalle incertezze legali, indebolita dalle divisioni esito della partita sul Quirinale e resa silente dall’essere parte del patto di maggioranza che sostiene Draghi si trova piuttosto al centro di un campo di forze e tensioni differenti. Diversi sommovimenti, spesso indipendenti...