Quando si tenta di mappare l’anima nel dramma in musica, come ha fatto il Macerata Opera Festival nell’ultimo triennio, quasi inevitabilmente si sprofonda nella sfera del Femminile, che si porta dietro un paradosso significativo: mentre viene usato come centro vocale-drammaturgico del teatro d’opera, il Femminile è il grande Altro della cultura che ha generato quello stesso teatro. Storicamente il cervello e il braccio (impresari, compositori, direttori, macchinisti ecc.) nel mondo dell’opera sono uomini, mentre alle donne (ovviamente non solo a loro, ma onestamente soprattutto alla spettacolarità della loro voce) è affidato il compito di incarnare ciò che gli uomini hanno...