Dall’Aquila a Roma, da Ferrara a Pisa, sono tanti i comuni - prevalentemente a guida di centrodestra o grillina - che hanno escluso i non residenti e gli immigrati dalla platea di coloro che hanno diritto ai «buoni spesa» erogati per l’emergenza Covid-19. Da giorni si erano levate le proteste delle organizzazioni di volontariato e caritatevoli, tanto da spingere il Dipartimento per la Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri a diffondere le linee guida in materia di interventi di solidarietà alimentare, con un ammonimento particolare ai sindaci riguardo il profilo «potenzialmente discriminatorio» di requisiti come la residenza anagrafica...
Italia
Buoni spesa, escludere gli immigrati è «discriminatorio». Due sentenze
Diritti umani inalienabili. All'Aquila il Tar Abruzzo boccia la delibera del sindaco Pierluigi Biondi (FdI) e a Roma il Tribunale civile bacchetta la sindaca Raggi