Ci sono voluti mesi per arrivare alla Camera, qualche ora di lavoro confuso e improduttivo e poi la stasi in vista delle vacanze di Pasqua. Questo è il bilancio dell’urgentissima, improrogabile riforma della scuola sostenuta dal governo Renzi. Ieri, da Torino, la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini (nella foto) si è detta fiduciosa dell’esito dell’iter parlamentare. «Le Commissioni di Camera e Senato hanno molto saggiamente deciso di fare un’audizione congiunta – ha detto – quindi sarà un percorso molto intenso, ma anche molto rapido». L’informazione è stata smentita da Giancarlo Giordano, di Sel, capogruppo in commissione, secondo il quale «non sarebbe male se la ministra dell’Istruzione, prima di parlare si informasse: nessuna decisione su audizioni congiunte è stata assunta dalla Commissione Cultura di Montecitorio. Evidentemente fare propaganda è il modo di procedere di questo governo». La ministra ha nuovamente escluso un decreto d’urgenza per assumere i docenti precari: «Non è un problema che ci poniamo ora».
Buona Scuola, ultima fermata prima di Pasqua
Il governo del fare. L'urgentissima riforma ferma ai box in vista delle vacanze. La ministra dell'Istruzione Giannini si dice fiduciosa sull'iter parlamentare e esclude un decreto d'urgenza per l'assunzione dei precari
Il governo del fare. L'urgentissima riforma ferma ai box in vista delle vacanze. La ministra dell'Istruzione Giannini si dice fiduciosa sull'iter parlamentare e esclude un decreto d'urgenza per l'assunzione dei precari
Pubblicato 9 anni faEdizione del 1 aprile 2015
Pubblicato 9 anni faEdizione del 1 aprile 2015