A Bologna si ricorda Andrea Purgatori nel giorno del suo compleanno, avrebbe compiuto il 1 febbraio, 71 anni, inaugurando il MURETTO DI ANDREA, un luogo dal quale leggere (anche ascoltare), con i moderni mezzi della tecnica digitale, gli articoli , scritti per il Corriere della Sera che raccontano tutta la vicenda della Strage di Ustica.

È una realizzazione che vuole essere di grande riconoscenza per l’attività di un giornalista di assoluta professionalità e straordinario valore che ha dedicato buona parte della sua esperienza a raccontare-illuminare una pagina terribile della Storia del nostro Paese.

L’esperienza di Andrea Purgatori, comincia proprio il 27 giugno 1980, quando un amico di Ciampino, interno al mondo del controllo aereo, gli indica la terribile verità: «L’aereo civile in volo tra Bologna e Palermo è stato abbattuto», raccomandandogli di non lasciarsi ingannare da versioni di comodo.

Da quel giorno dedicherà il suo impegno alla Strage di Ustica ricercando quella verità che altri tenteranno in ogni modo di nascondere.
Purgatori ha raccontato l’evolversi della vicenda, il susseguirsi di tesi e di ricostruzioni; da una parte informando su quello che veniva, poco alla volta, a galla dalle indagini ufficiali e dall’altra, soprattutto, cercando nuove informazioni e ascoltando nuove testimonianze.

La sua voce è stata determinante a tener sveglie le coscienze: le sue indagini e i suoi articoli sono stati importanti perché hanno continuato a richiamare l’attenzione sulla tragedia quando la si voleva far dimenticare.

Oggi dobbiamo riflettere sul valore del suo impegno e della sua testimonianza: soprattutto in questo clima difficile per la stampa e la libertà d’informazione, nel quale si avvertono sempre più pericolosi segnali di riscrittura della Storia. Siamo ben consapevoli che raccogliere e rendere pubblici i suoi articoli, dobbiamo essere grati al Corriere della Sera che li rende disponibili, non è solo un segno di gratitudine, ma diventa sempre più un grande impegno per conservare la memoria e difendere la libertà della stampa.

È estremamente significativo l’aver collocato questo «luogo speciale», il “Muretto di Andrea” , proprio davanti al Museo per la memoria di Ustica: i cittadini potranno leggere (anche sentire) il racconto della drammatica vicenda e poi «alzando lo sguardo» trovare quel relitto del DC9 Itavia che è stato l’ultimo testimone delle vicenda umana delle 81 vittime.

Si crea un luogo di storia e memoria: dal Muretto si potrà “raggiungere” il relitto che, con l’istallazione di Christian Boltanski, è il cuore di quel Museo che il Presidente Mattarella in occasione della visita ufficiale, nel 2000, ha definito: «Un tempio della memoria», aggiungendo: «Questo Museo consente di mantenere inalterata la memoria della tragedia di Ustica ed esorta ad ogni impegno per difendere vita e libertà».
È questo impegno che abbiamo voluto ribadire, ricordando Andrea Purgatori, grande giornalista d’inchiesta, realizzando un luogo di Storia nel percorso di Memoria Democratica tanto caro alla città di Bologna.