La Commissione, preoccupata dalle critiche sulla strategia di acquisti dei vaccini che crescono nei vari paesi, in particolare in Germania, si difende. «Queste difficoltà per il momento non dipendono dal volume delle ordinazioni – afferma la commissaria alla Sanità, Stella Kyriakides – ma dall’insufficienza, su scala mondiale, delle capacità di produzione». E aggiunge: «Ci eravamo messi d’accordo di non mettere tutte le uova nello stesso paniere, se tutti i vaccini in sviluppo saranno approvati la Ue avrà più di 2 miliardi di dosi disponibili per 450 milioni di europei e i loro vicini. La situazione migliorerà poco per volta, siamo...