Brian Fleming, la nuova Seattle virtuale
Videogame Il produttore di inFamous Second racconta la lavorazione del terzo capitolo del nuovo videogioco
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Abbiamo incontrato a Roma Brian Fleming il producer di inFamous Second Son della software house Sucker Punch, responsabile di questa serie supereroica e di quella dell’accattivante e carismatico procione-ladro Sly Cooper.
In Second Son si possono prendere decisioni determinanti per essere un eroe o un malvagio. Ci sono comportamenti nel gioco che influenzeranno sempre la nostra etica o ci possiamo pentire, quindi dopo un’azione negativa o viceversa intraprendere una strada differente?
Si può senza dubbio cambiare idea. Ci sono molte scelte piccole e grandi da fare nel gioco. Anzi, ogni combattimento si presta a diverse alternative: possiamo decidere se uccidere o meno… il nemico.
Negli altri due giochi ci si muoveva in città immaginarie, una che ricordava New York l’altra New Orleans. Come mai questa volta inFamous è ambientato a Seattle, una città che esiste davvero?
All’inizio abbiamo pensato di ambientarlo in una città fittizia comunque ispirata a Seattle, e la chiamammo Seaport. La nostra sede è a Seattle e tutti i giorni ammiriamo la sua skyline, con la Space Needle Tower che la domina. Così ci siamo detti: stiamo realizzando un gioco per Playstation 4, una macchina con un’enorme potenza grafica, perché quindi non facciamo una vera città e non costruiamo un vero Space Needle? Così ci siamo accordati con la città e con la gente dello Space Needle e abbiamo deciso di costruire una Seattle plausibile. A quel punto abbiamo osservato e studiato tutti dettagli più piccoli e i vari quartieri della metropoli e vedrete cose come un «folle» autolavaggio con l’elefante di plastica, ad esempio, che chiunque viva a Seattle conosce! Era l’ora per noi di realizzare una città realistica, un po’ perché ci è molto vicina un po’ perché la tecnologia ce lo ha concesso.
Negli altri inFamous ci sono nemici sovrannaturali, nel secondo addirittura dei mostri. Cosa ci puoi dire degli antagonisti di questo episodio?
I nemici di Delsin hanno anche essi super-poteri. Capirete giocando come mai. L’unico modo per rendere il gioco equilibrato è fare in modo che gli antagonisti possano lottare con l’eroe ad armi pari.[/VINT_RISPOST]
La critica alla società contemporanea di inFamous Second Son?
Siamo consapevoli che la società americana e globale stia rinunciando ad alcuni aspetti della propria libertà per la ricerca della sicurezza ad ogni costo. E ci domandiamo se questo sia un bene.
Ci sono dei bambini tra gli abitanti della città o è come negli altri episodi o Grand Theft Auto, metropoli abitate da soli adulti?
La presenza di bambini presenta problemi davvero seri con chi si occupa di valutare il contenuto di un gioco per consentirne la pubblicazione e decidere il divieto per i minori. Nel nostro gioco c’è molta libertà ma vorremmo che fosse goduto anche dagli adolescenti. Quindi niente bambini.
Cosa ne pensi del fatto che Sony abbia «ridimensionato» i Santa Monica’s Studio, l’eccellente Sofware House di God of War? I licenziamenti sono uno spettro anche per voi, considerando la crisi economica?
Una vicenda molto triste. Conosciamo bene questa gente e la vediamo spesso. Una brutta notizia. Noi siamo sempre stati indipendenti e adesso facciamo parte di Sony. Teniamo molto a chi lavora con noi e facciamo di tutto affinché lavorino nelle migliori condizioni.
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